Fattura per giornalisti
Sei un giornalista e ti trovi a dover emettere la tua prima fattura? Leggi questa guida per scoprire che elementi inserire e che passi seguire.
Le fatture di un giornalista non sono molto diverse da quelle che gli altri professionisti emettono. Gli unici elementi che cambiano sono la percentuasle di rivalsa della cassa INPG e eventuali voci da inserire che dipendono dal regime adottato.
Prima di tutto è quindi necessario sapere se aderisci al regime ordinario, a quello dei minimi o delle nuove attività, puoi poi leggere i relativi paragrafi.
Esempio fattura in regime ordinario
Se sei in regime ordinario, la tua fattura deve contenere i seguenti elementi:
- il titolo fattura
- i dati delle due parti (tue e del tuo committente inclusa la partita IVA e/o il codice fiscale del cliente)
- il numero univoco di fattura che deve essere parte di una sequenza progressiva senza salti
- la data di emissione
- la descrizione dei beni o prodotti venduti inclusi i prezzi unitari e importo
- l'aliquota IVA applicata
- l'ammontare IVA da pagare e il totale netto (senza IVA)
- la percentuale della rivalsa INPGI del 2% dei compensi lordi
- la ritenuta d'acconto sui compensi lordi
La tua fattura sarà simile a questa:
Fac simile fattura in regime semplificato per i contribuenti minimi
Se, invece, adotti il regime semplificato per il minimi, devi omettere l'aliquota IVA e la ritenuta d'acconto indicando i riferimento legislativo.
Molti programmi di fatturazione ti permettono di effettuare queste operazioni in modo semplice e veloce.
Giornalisti e fatturazione elettronica
Se, invece, il tuo committente è un organo della Pubblica Amministrazione, devi emettere una fattura elettronica attraverso il Sistema di Interscambio.
Queste fatture hanno dei requisiti particolari e la procedura di emissione è diversa da quelle regolari.