Quali spese può dedurre un professionista?
Come professionista puoi dedurre alcune spese relative alla tua attività. A seconda del tipo di spesa, puoi sottrarre l'intero importo o parte di esso. Leggi la guida per avere maggiori informazioni.
La legge 917 del 1986, articolo 54 del TUIR stabilisce che il reddito dei professionisti venga determinato con il principio di cassa ovvero come differenza dei guadagni e delle spese calcolati al momento dell'incasso nel periodo d'imposta considerato.
Dall'imponibile devono essere poi sottratte le spese correlate alla tua attività (principio di inerenza) che sono deducibili in base alla percentuale prevista per la categoria.
Spese totalmente deducibili
Le spese per:
- lavoro dipendente
- software
- costo dei beni strumentali
- assicurazioni
- interessi passivi
- compensi a terzi
- immobile acquistato per l'attività
sono totalmente deducibili.
Costi parzialmente deducibili
Se usi dei beni sia per la tua attività che per uso personale, puoi sottarrre solo una percentuale del costo. Precisamente:
- le auto al 20%
- gli immobili al 50%
- spese per omaggi al 100% se di valore inferiore ai 50 euro, altrimenti vengono classificati come spese di rappresentanza all'1%
- spese di rappresentanza all'1%
- alberghi e ristoranti al 75% con un limite non superiore al 2% dei guadagni percepiti
- congressi, convegni e corsi di aggiornamento al 50%
- leasing sui beni immobili al 50%
Documentare le spese
In ogni caso, qualunque sia il trattamento delle spese è necessario che abbia fatture , scontrini, ricevute e estratti conto che attestino i costi da te sostenuti per poterli portare in deduzione.
Molti programmi di fatturazione, ti permettono di registrare gli acquisti indicando la categoria a cui appartengono e allegando un documento che ne attesti l'avvenuto pagamento.
Puoi inoltre tenere sotto controllo le uscite attraverso dei grafici che ne riassumano l'andamento sia in termini di volumi che di ricorrenza.