Ogni volta che emetti una fattura è naturale che voglia vedere il pagamento prima possibile.
Tuttavia alcune volte il saldo avviene in ritardo o peggio ancora non viene effettuato assolutamente.
Nei casi in cui puoi il tuo cliente abbia difficoltà finanziare e sia coinvolto in processi probabilmente non vedrai mai il compenso dovuto.
Come devi comportarti in questi casi? Puoi almeno recuperare l'IVA pagata per la transazione?
I cambiamenti della Legge di Stabilità 2017 per la restituzione dell'IVA
A partire dal 1 gennaio 2017 e in controtendenza con quanto previsto dalla Legge di Stabilità dell'anno precedente, l'emissione della nota di credito per l'importo che non sarà corrisposto e il recupero dell'IVA ammesso solo quando il processo verso il debitore non va a buon fine e non ci sono alcune speranze di riavere la somma dovuta.
A questo punto puoi emettere la fattura inserendo il riferimento legislativo alla legge ovvero "Documento di accredito emesso ai sensi dell'articolo 26 della legge n.633 del 1972 al solo fine di recuperare l'imposta IVA. Non comporta la rinuncia al credito rimasto insoddisfatto".
Ricorda che questo diritto è valido solo per compensi per cui sia stata emessa una fattura (e non per scontrini o ricevute) e l'importo che può essere restituito si riferisce all'aliquota vigente nel momento in cui è stato emesso il documento originale.
In base al tipo di procedura, esiste un momento ben preciso in cui devi emettere la nota di credito che corrisponde comunque con il momento in cui l'impossibilità di recuperare il debito diventa effettiva e non reversibile.