Il Decreto Dignità è ora legge e include dei cambiamenti per PMI, lavoratori autonomi e liberi professionisti in merito alla fatturazione e non solo.
I maggiori cambiamenti riguardano:
- l'abolizione del redditometro e dello split payment
- le modifiche per i contratti a tempo determinato
- gli obblighi delle aziende nel caso in cui ricevano aiuti dallo Stato
L'abolizione del redditometro e lo split payment
Il redditometro, strumento usato per identificare eventuali evasori fiscali comparando entrate e uscite, era già poco utilizzato e ora viene abbandonato.
Lo split payment (o scissione dei pagamenti), un altro strumento mirato ad arginare l'evasione fiscale, consiste nel versamento dell'IVA relativa alla transazione con la Pubblica Amministrazione da parte di questa a nome del professionista.
Questo caso rappresenta un'eccezione rispetto alla regola generale che prevede che l'IVA addebitata in fattura venga pagata dal cliente al fornitore e che questi provveda a versarla all'Erario.
Questa eccezione, estesa l'anno scorso ai professionisti, viene ora rimossa.
Le modifiche dei contratti a tempo determinato
Le nuove misure adottate per i contratti a tempo determinato hanno come scopo la riduzione di questo tipo di contratti a favore di quelli a tempo indeterminato.
Precisamente:
- il numero di mesi ammessi per un contratto a tempo determinato è ora di 24 (rispetto ai precedenti 36)
- la possibilità di rinnovo passa a 4 anni (prima 5)
- dopo 12 mesi, l'imprenditore deve dare una spiegazione sul perchè preferisca un contratto a tempo determinato.
Le uniche causali ammesse sono solo due:
a) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria
b) necessità temporanee e oggettive, estranee all’attività ordinaria o necessità di sostituire altri lavoratori che magari sono in ferie.
- il carico contributivo addizionale cambia, innalzandosi dello 0,5% per un totale di 1,9%
I contratti interessati non sono solo quelli nuovi, ma anche quelli che vegono rinnovati o prorogati.
Queste nuove regole NON vangono per i contratti della Pubblica Amministrazione e i lavori stagionali.
Gli obblighi delle aziende nel caso in cui ricevano aiuti dallo Stato
In base al nuovo Decreto, coloro che ricevono finanziamenti statali per gli investimenti produttivi, non possono spostare in un altro Paese la propria attività op parte di essa per almeno 5 anni.
La pena per chi viola questa clausola è il pagamento dell'importo ricevuto con interessi del 5% (o in percentuale maggiore nel caso in cui il nuovo Paese sia fuori dall'Europa).