Sei in pensione ma sei ancora energico e vorresti rimanere ancora in attività? Sei pronto a partire con la fatturazione ma ti chiedi se la nuova attività sia ammessa o possa portare a una riduzione della tua pensione?
In generale per tutti i pensionati dopo il 1995 non esiste un divieto (a parte alcune eccezioni).
Vediamo i casi in modo più specifico.
Pensione di vecchiaia, anzianità o anticipata e pensione di invalidità
Per questi tipi di pensioni, i ricavi da pensione e lavoro autonomo possono essere cumulati a condizione che abbia raggiunto i 65 anni per gli uomini o 60 per le donne e che abbia versato almeno 40 anni di contributi.
Per coloro che usufruiscono di una pensione di invalidità, invece, devi considerare il valore dei proventi dell'attività rispetto all'importo della pensione.
Nel caso in cui sia inferiore al trattamento minimo non ci sono problemi. In caso contrario, se il reddito è di 4 volte superiore si applica una riduzione del 25% della pensione, se è maggiore di 5 volte si procede al 50%.
Per pensioni di altro tipo, sussiste il vicolo di cumulabilità parziale mentre c'è assoluto divieto per le pensioni di inabilità.
Come dichiarare gli introiti da partita IVA?
Tutti coloro per cui non sorge la questione di comulabilità non sono tenuti a riportare all'INPS gli importi maturati, comunicazione invece obbligatoria per coloro che hanno una condizione di cumulo parziale pena la mancata contribuzione della pensione annuale.