Lo split payment (scissione dei pagamenti) è un provvedimento introdotto dalla legge di stabilità 2015 e che prevede che sia la Pubblica Amministrazione a versare l'ammontare IVA dovuto all'Erario mentre le aziende ricevono i guadagni al netto dell'imposta.
Questa procedura è volta a combattere il fenomeno dell'evasione fiscale e nella mancata contribuzione dell'IVA alle casse dello Stato da parte delle aziende.
Lo split payment, applicabile dal 2015, si combina con le regole dell'inversione contabile (reverse charge) a questo scopo.
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Come funziona lo split payment
Nelle transazioni tra fornitori e PA, quest'ultima versa l'ammontare IVA all'Erario senza che venga incassata dalle aziende.
In precedenza, questo ammontare veniva contribuito dalle aziende dopo un certo periodo, durante il quale l'IVA veniva usata per finanziare le spese correnti.
Con lo split payment si riduce il rischio del mancato pagamento dell'imposta ma, allo stesso tempo, si diminuisce la liquidità a breve termine delle aziende che sono costrette a trovare fondi per le operazioni altrove.
La normativa prevede un rimborso per i fornitori che tuttavia non risolve il problema considerati i tempi di pagamento molto lunghi della Pubblica Amministrazione.
Split payment e fatturazione
A partire dal 6 giugno 2014 è obbligatorio effettuare fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione.
Nelle fatture soggette a split payment, il fornitore deve riportare la dicitura "scissione dei pagamenti" e ha diritto alla somma a cui viene sottratta l'IVA.
Soggetti esclusi dallo split payment
Esistono delle eccezioni all'applicazione dello split payment, precisamente:
- gli aderenti al regime dei minimi in quanto l'IVA non è riportata nelle fatture di questi soggetti
- i professionisti che applicano la ritenuta d'acconto come previsto dalla normativa
- chi applica l'inversione contabile poichè in questi casi il versamento dell'IVA all'Erario è a carico dei committenti
- sono escluse le operazioni per cui sia stata emessa fattura prima del 31 dicembre 2014 poichè si tiene conto del pagamento dei corrispettivi