Devi creare una fattura in reverse charge (inversione contabile) e non sai cosa sia o da dove iniziare? Non temere oggi risolviamo tutti i dubbi in materia.
In poche parole, questo significa che il tuo modello di fattura non deve includere l'IVA che viene contribuita direttamente dal tuo cliente e riportare che l'operazione è fatta in reverse charge e esente da IVA.
Se usi un programma di fatturazione puoi facilmente impostare questa dicitura come predefinita.
Reverse charge e modello di fattura
La legge di Stabilità con lo scopo di limitare l'evasione fiscale ha spostato l'onere di contribuzione dell'IVA relativa alla transazione dal prestatore al committente in modo che sia quest'ultimo a versare all'Erario quanto dovuto dopo aver integrato la fattura con l'aliquota e l'importo rilevanti.
L'IVA relativa alla transazione deve essere riportata sia nel registro delle vendite che in quello degli acquisti.
Le diciture da riportare in fattura sono:
- operazione soggetta al reverse charge art. 17, comma 6, lettera a-ter, DPR 633/1972 con applicazione di IVA a carico del destinatario della fattura
- Operazione esente da imposta da bollo e senza addebito dell'IVA ai sensi dell'art. 17 DPR. 633/1972 - inversione contabile
Quando devi usare un modello di fattura con reverse charge?
Esistono principalmente due casi in cui applicare l'inversione contabile in fattura:
- reverse charge interno secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità che include diversi beni o servizi come fabbricati, microprocessori, telefoni cellulari, gas ed elettricità, servizi di pulizia, la concessione di pallet.
- reverse charge per operazioni intracomunitarie in rapporti tra aziende in cui si applica l'IVA del Paese dell'acquirente.