L'utilizzo di Internet ha rivoluzionato il modo di vivere di miliardi di persone in tutto il mondo cambiando le abitudini dei consumatori e ampliando le possibilità di sviluppo delle aziende.
I consumatori si tengono informati sui prodotti a cui sono interessati e raccolgono molte informazioni prima di effettuare l'acquisto, comparando i prezzi e valutando le funzioni o i benefici offerti da diversi prodotti o servizi.
Anche le aziende si sono adattate ai cambiamenti, creando siti web per le loro attività e offrendo la possibilità di poter vedere i prodotti online, acquistare facilmente e ricevere gli acquisti direttamente a casa.
Quali sono le tendenze degli italiani?
Secondo i risultati riportati nel Total Retail Survey 2015 di Pwc, gli acquirenti hanno ormai preso confidenza con le nuove tecnologie, usano i social media per tenersi aggiornati, confrontano i prezzi e effettuano gli acquisti in rete per risparmiare ma continuano a testare i prodotti nei negozi fisici (showrooming).
Gli italiani tendono a fare un vasto utilizzo dei canali telematici, molto più che negli altri paesi europei e a usare sia PC che dispositivi mobili.
I dati delle interviste dimostrano che la metà degli intervistati usano gli smartphone per comparare i prezzi e più della metà è influenzata dai social media nella scelta del prodotto.
Integrare i canali per conquistare i consumatori
Tuttavia, anche la tendenza opposta allo showrooming è comune e consiste nel fare ricerche online e acquistrare in un negozio fisico.
Una porzione di consumatori, infatti, dice di preferire i negozi tradizionali per la possibilità di testare il prodotto e verificare che effettivamente soddisfi le proprie necessità e per l'immediata disponibilità del bene.
Per questa ragione è particolarmente importante per le aziende integrare tutti i canali disponibili e offrire al cliente diverse possibilità di interazione.
Il Sud in testa per la densità digitale
Contro ogni aspettativa Il Sud Italia, si dimostra l'area con maggiori aziende online con Campania e Puglia ai primi posti come riportato nel rapporto di Public Policy Lab di eBay.
Sono moltissime le piccole e medie aziende che vendono i prodotti entro i confini nazionali e all'estero sfruttando i mezzi telematici e superando il problema della posizione geografica.
In questo modo le piccole e medie imprese, pilastri dell'economia italiana, sembrano rispondere meglio agli effetti della crisi ed essere più flessibili delle grandi imprese.
Quali sono le previsioni per il futuro?
Per il settore dell'e-commerce gli sviluppi sembrano più che rosei. Ci si aspetta un'ulteriore crescita del commercio online con i market place come Amazon e Ebay al primo posto seguiti da altri settori importanti come moda, turismo e arredamento.
Altre aree in crescita sono quello alimentare e di editoria, assicurazioni, salute e bellezza e tempo libero mentre la tecnologia cala.
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