Ultimamente si sente tanto parlare di consulenza e sembra quasi una moda del momento, ma come funziona e quanto ti può essere utile?
Hai mai pensato di farti aiutare da un consulente? Molta gente non sa che si sta perdendo una grande opportunità.
Noi di Debitoor, programma di fatturazione elettronica, abbiamo deciso di intervistare 5 nostri clienti che lavorano in Italia nell’ambito della consulenza per capire meglio come funziona questo mercato e quali attività si qualificano per approfittare di questa figura professionale utilissima.
Il problema italiano
In Italia abbiamo un mercato spesso composto da piccole attività familiari o da realtà locali che in un mondo globalizzato e molto competitivo fanno fatica a sopravvivere. Purtroppo migliaia di queste imprese sono costrette a chiudere ogni mese.
Uno degli aspetti più difficili con cui interfacciarsi è il mondo del digitale, un mondo complesso dove non basta essere presenti con sito web e social, ma bisogna saper utilizzare il canale in tutte le sue sfaccettature, creare una strategia valida e saper interpretare i risultati.
Che cos’è la consulenza
La consulenza è un aiuto esterno verso un’azienda per migliorare un processo o un’attività in un settore specifico col fine di aumentare il rendimento del business, come ci spiega Alessandro - Specialista di Innovazione e Gamification.
[La consulenza permette alle piccole aziende di] innovare, di evolvere, di distinguersi, di rinnovare, [accompagnandole in un] percorso di trasformazione perché spesso sono ancorati a convinzioni e metodologie ormai obsolete
In che cosa consiste una consulenza
La consulenza non è una formula magica che ti permette di cambiare in un giorno.
Consiste infatti in un processo, spesso continuativo, in cui una persona interna viene affiancata da una persona esterna esperta nel settore. Si stabiliscono obiettivi misurabili e si crea insieme una strategia.
Una buona consulenza porta risultati concreti ed accresce la conoscenza professionale della persona o del reparto interno in questione. Spesso non basta una consulenza dal periodo limitato per avere buoni risultati, infatti molti dei consulenti intervistati operano con la stessa compagnia da anni, come Francesco di Socialware - specialista di Ecommerce - che segue alcune aziende da oltre 8 anni.
Questa figura professionale diventa quasi un’estensione fondamentale della compagnia, ma non va in conflitto con le operazioni interne proprio perché lavora in collaborazione con esse.
Ma basta parlare della consulenza come se fosse un oggetto. La consulenza infatti è principalmente fatta da persone per persone, o come dice Giuseppe - Specialista di Contenuti e Processi - “mi piace lavorare con le persone e non per le persone”
I 5 consulenti clienti di Debitoor
Andiamo a conoscere i nostri 5 intervistati:
Francesco Antonacci - Specialista di Ecommerce per Socialware
Nasco come autodidatta, mosso dalla curiosità iniziai leggendo un libro sulla Web analytics. Oggi a distanza di 10 anni ne ho scritti 3 di libri!
Lavoro nel settore della consulenza Ecommerce e web marketing dal 2008 e ho appreso tutto su progetti reali, sperimentando e facendo tanta gavetta ed esperienza. Oggi dirigo un'azienda sana, gestiamo progetti importanti e faccio tanta formazione e consulenza.
Benedetta Cerchiara - Social Media Manager freelancer
Dopo un Master in SEO e Social media management, ho iniziato ad esercitare come freelance nella mia città in Calabria per poi atterrare nella città di Milano, dove vivo ormai da tre anni.
A Milano ha lavorato come dipendente, decidendo poi di diventare libera professionista.
A settembre 2018 ho deciso di aprire nuovamente la partita IVA e sinceramente non me ne pento! Ho la libertà di lavorare in piena autonomia, seguendo i miei ritmi e le mie necessità, focalizzandomi sempre sugli obiettivi dei miei clienti.” “Ho scoperto cosa significa fare un lavoro che davvero ti appassiona :)
Giuseppe Rivello - Specialista di Contenuti e Processi
Ho iniziato a occuparmi di contenuti digitali ormai più di dieci anni fa, nel 2010 ho aperto la mia prima partita IVA quando ancora stavo finalizzando il mio percorso universitario. Da quel momento mi sono occupato di ideare e produrre contenuti che potessero facilitare la produzione di valore da parte di aziende e istituzioni.
Giuseppe crea video e campagne di comunicazione mettendo al centro del processo di ideazione le persone,
con la loro cultura i loro limiti e i loro slanci. Oggi sono design thinker e filmmaker e lavoro con diverse realtà in giro per l'europa ma anche molto radicate nel sud dell'Italia.
Francesco Caolo - Specialista di Web Marketing fondatore di WebLove
Sono un consulente di web marketing. Ho cominciato a lavorare nel settore della comunicazione 15 anni fa, proprio durante la nascita del famoso web 2.0.” “Dopo aver cambiato varie agenzie ed aziende in giro per l'Italia, ho creato un collettivo di professionisti digital, WebLove, con il quale offro consulenza ad aziende che intendono primeggiare sul web.
Web love si contraddistingue per la grande duttilità del team:
Per noi non esistono soluzioni standard; ogni cliente ha le sue esigenze, il suo mercato, il suo pubblico e ad ognuno di essi, offriamo strategie personalizzate
Alessandro Sandionigi - Specialista di Innovazione e Gamification
Cresciuto con un sano atteggiamento rivoluzionario tipico di quell'anno [89] e della generazione dei Millennials! Sono un appassionato di Giochi di Ruolo e Supereroi.
Negli ultimi due anni ho lavorato come Consulente Strategico di imprenditori e professionisti creando start up innovative riconosciute anche a livello internazionale.
Oggi supporto aziende e giovani imprenditori nella ricerca ed applicazione delle strategie aziendali che rendono un'azienda solida e innovativa grazie all'uso della Gamification, uno strumento, basato sulle dinamiche di Gioco, che sta stravolgendo il mondo delle aziende e del lavoro.
Come si diventa un consulente e come si riconosce un buon consulente
Tra i nostri intervistati c’è chi ha iniziato in azienda, chi ha studiato e chi è autodidatta.
Ovviamente lo studio e le certificazioni aiutano in quanto è un ambiente composto principalmente da specialisti. Nelle risposte che abbiamo ricevuto però è saltata fuori lo stesso concetto: l’unico modo per diventare un buon consulente è la passione e l’esperienza.
le esperienze migliori si acquisiscono sul campo, sporcandosi le mani”, ci spiega Giuseppe Rivello, e continua “Ci vogliono un sacco di errori per diventare dei bravi consulenti.
Diffida quindi dei consulenti che ti promettono risultati miracolosi e che si sanno vendere molto bene ma non hanno un passato di risultati e collaborazioni di successo da mostrare.
Per dare il massimo, il consulente deve essere capace di “comprend[ere] al meglio le dinamiche interne all'azienda” - Francesco di Socialware - e capire cosa è richiesto da lui e dove finisce il suo spazio. Un buon consulente quindi, si riconosce in una persona umile che si mantiene all’interno delle sue competenze e non vuole strafare o inserirsi in campi che non gli appartengono.
Infatti Francesco di Weblove col suo team ha la “propensione a collaborare con altre agenzie e professionisti” quando riconoscono la necessità di competenze che non gli appartengono.
Benedetta Cerchiara ci dice:
Sono una professionista che sa ammettere i suoi confini lavorativi, non sono una tuttologa e quello che so fare lo faccio bene e con tanta passione.
Fai da te o consulenza esterna?
Il fai da te funziona se si ha una persona competente, ma ha spesso risultati limitati. La presenza di una persona o un reparto competente non esclude l’utilizzo di una consulenza, come ci spiega Francesco di Socialware.
L'aiuto esterno è importante ma deve intervenire solo nel momento in cui vi sia un team interno solido e coeso. Un consulente, per quanto bravo possa essere, non fa miracoli ma deve essere messo nelle migliori condizioni per espletare la propria funzione che è quella di migliorare una determinata situazione interna. Un consulente non può mai sostituirsi a una risorsa interna.
Approfondisce poi, spiegandoci che il valore della consulenza non deve solo essere un risultato monetario, ma l’aumento del valore umano e professionale delle persone interne all’azienda.
Ritengo poi che per aiutare un'azienda a crescere la consulenza debba essere continuativa (attività spot servono a poco), bisogna avere una strategia, obiettivi misurabili ed evidentemente le risorse per poterli raggiungere.
Come trarre i maggiori benefici dalla consulenza
Il trucco per trarre i maggiori benefici da una consulenza, sia sul breve termine che sul lungo termine ci spiega Francesco di Weblove, è:
[avere all’interno dell’azienda] un interlocutore capace di trarre tesoro dal consulente, saper leggere i dati che gli vengono forniti e metterli in pratica in maniera efficace.
Questa collaborazione porta dei risultati in linea con la cultura dell’azienda e pone le basi per un cambiamento strutturale grazie alle nuove capacità e nozioni imparate nel corso della consulenza.
Chi si qualifica per avere successo tramite una consulenza?
Abbiamo chiesto agli intervistati di raccontarci di alcuni loro successi e le storie sono molto interessanti.
Possiamo trovare le più svariate attività, dalla vendita di prodotti estetici su facebook (chi lo avrebbe mai detto), alla prima prima azienda in italia per fatturato nel settore delle piscine, ai video che hanno ricostruito l’immagine di alcune attività, al riposizionamento strategico del brand, fino ad una palestra di personal trainer che è riuscita a trovare la propria strategia e sta lanciando un franchising per espandersi.
L’unico filo conduttore che unisce queste compagnie è la volontà di cercare l’aiuto di un professionista e la capacità di collaborare, sperimentare e imparare insieme con lo scopo di raggiungere un sogno.