Con l’approvazione della nuova legge di Bilancio 2020 sono state inserite novità per quanto riguarda l’applicazione della detrazione sull’IRPEF. In questa categoria ricadono, tra le altre cose, anche le prestazioni mediche e sanitarie.
Insieme al POS obbligatorio, è stata introdotta una normativa che concerne la modalità di pagamento per applicare la detrazione fiscale per le prestazioni mediche e sanitarie.
La legge, prima prevista per l’1 gennaio 2020 e poi prorogata all’1 aprile 2020, stabilisce regole precise per il pagamento delle prestazioni sanitarie.
Come specificato, in alcuni casi non sarà più conveniente pagare con contante per il rischio di perdere la possibilità di detrarre al 19% queste spese.
Questo piano rientra nella manovra del Governo contro la lotta all’evasione fiscale che assieme all’obbligo per tutti i professionisti di accettare i pagamenti con POS, scoraggia l’utilizzo del denaro per le spese detraibili.
Detrazione spese sanitarie, obbligo pagamenti tracciabili
Per tutte le spese mediche e sanitarie, da aprile 2020 sarà possibile detrarre il 19% dall'IRPEF solo se si esegue il pagamento con metodi tracciabili.
Grazie al POS obbligatorio, i pagamenti tracciabili con cui pagare un professionista non sono più solo il bonifico SEPA o l’assegno ma anche tutti i tipi di carta.
Quindi per tutte le spese sanitarie, per applicare la possibilità di detrazione del 19% andrà eseguito il pagamento con metodi di pagamento tracciabili, quali:
- carta di credito
- carta di debito
- bancomat
- bonifico bancario
- assegno bancario o circolare
Detrazione spese sanitarie, quando usare il contante
Come per tutti gli obblighi ci sono delle categorie di spese esonerate per le quali è ancora possibile utilizzare il denaro.
L’utilizzo del contante infatti non è negato ma solo scoraggiato, chi vorrà potrà continuare a pagare in contante e, prestando attenzione a che spese mediche paga, non perderà la detrazione del 19%.
L’obbligo di pagare le spese mediche con metodi di pagamento tracciabili si applica a tutte le spese mediche e prestazioni sanitarie tranne:
- Spese per acquisto di medicinali e dispositivi medici
- Spese per prestazioni sanitarie prestate nell’ambito di una struttura associata col SSN (Servizio Sanitario Nazionale) sia pubblica che privata
Detrazione spese sanitarie basate sul reddito
Oltre alla nuova norma sul metodo di pagamento, la legge di Bilancio del 2020 introduce delle regole sulla detrazione relative agli scaglioni di reddito:
- Per chi percepisce meno di 120.000 € all’anno, la detrazione potrà essere applicata in pieno ovvero al 19%
- Per chi percepisce più di 120.000 € e meno di 240.000€ annui, la percentuale di detrazione sull’IRPEF parte dal 19% fino a scendere gradualmente allo 0% per i 240.000 €.
- Se ne deduce che chi percepisce più di 240.000€ annui perderà completamente la possibilità di portare le spese in detrazione.
Come portare le spese sanitarie in detrazione
Le spese sanitarie e mediche, come le altre spese detraibili, vanno a diminuire l’ammontare dell’IRPEF da pagare. L’IRPEF è un’imposta che si applica sul reddito complessivo dell’anno fiscale.
Per portare queste spese in detrazione vanno documentate e riportate nel modello F24. In questo modo le spese sanitarie tracciabili documentate o le spese sanitarie relative alle strutture SSN possono essere detratte dalla somma totale dell’IRPEF da pagare.