L'apertura della partita IVA è una tappa fondamentale nell'avvio di una nuova attività.
Per questa ragione, prima di iniziare le pratiche, è necessario stabilire quale forma sia più adatta alle necessità del soggetto in termini di imposte e contributi.
Procedure differenti per attività diverse
Un punto in cui ditte individuali e lavoratori autonomi differiscono è la registrazione presso la Camera di Commercio: per i primi è necessaria, per gli ultimi facoltativa.
Inoltre, la partita IVA è diversa in base all'attività svolta:
- come artigiani per attività condotte in maniera artigianale
- come commercianti per attività di rivendita di prodotti.
Inoltre i lavoratori autonomi possono scegliere se iscriversi ad un Albo o Ordine.
Previdenza sociale e fiscalità
I liberi professionisti iscritti ad un Ordine devono versare i contributi alla Cassa previdenziale di competenza mentre gli altri devono iscriversi alla Gestione Separata INPS.
Per quanto riguarda le imposte le strade sono diverse:
- il lavoratore autonomo paga l'IRPEF sull'importo che comprende i guadagni a cui vengono sottratti i costi che possono essere dedotti. Il principio adottato è quello del principio di cassa che considera i guadagni e le spese reali.
- per gli imprenditori individuali, l'IRPEF viene calcolato su ricavi - costi senza considerare il momento in cui queste operazioni vengono finalizzate.
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