Sei un/una fashion blogger o stai pensando di avviare un'attività in questo settore?
Allora è bene che conosca maggiori informazioni su aspetti importanti come fatturazione, fisco e contabilità.
Il mestiere del fashion blogger
Per diventare un fashion blogger devi prima di tutto crearti un'immagine personale e costruire pian piano il tuo pubblico cercando di fidelizzarlo promuovendoti sui sui diversi canali e usando le pratiche SEO per avere una buona posizione nelle ricerche di Google.
Le opzioni di guadagno sono molteplici: dalla pubblicità online tramite Google Adsense inserendo delle inserzioni pubblicitarie sul blog e guadagnando per ogni volta che i visitatori vi clicca o pubblicità gestita dal blogger ai guadagni come influencer o ambassador, tramite un canale Youtube o con una linea di abbigliamento.
Se guadagni da influencer significa che riesci a influenzare i gusti e le tendenze di acquisto del tuo pubblico. Per questo le aziende ti inviano dei campioni dei prodotti perchè possa testarli e condividere la tua opinione imparziale (perchè non retribuita) in merito con i tuoi follower.
Il passo successivo rispetto a questa figura è l'ambassador che rappresenta l'impresa per il pubblico.
Come discusso in un altro articolo, se hai almeno 1.000 visualizzazioni e non hai mai violato le regole della piattaforma, Youtube ti permette di registrarti al programma di affilazione e di guadagnare in base al cost per mile (CPM) ovvero l'importo totale versato dagli sponsor.
Se, invece, lanci una tua linea di abbigliamento la tua attività si configura come e-commerce indiretto e rispettare tutti gli obblighi e le dichiarazioni del caso.
Obblighi fiscali per un fashion blogger
Prima di tutto è bene precisare che nel momento in cui cominci a percepire dei guadagni attraverso il tuo blog devi aprire partita IVA poichè si tratta di un'attività commerciale.
Se hai i requisiti per farlo, puoi scegliere il regime forfettario che ti garantisce un trattamento di favore con solo 5% di imposta sostitutiva per i primi 5 anni e poi 15% per i restanti e altre semplificazioni fiscali e contabili e previdenziali (pari al 35%).
Chi gestisce un e-commerce deve necessariamente iscriversi alla Gestione commercianti dell'INPS e pagare i contributi obbligatori anche se il guadagno è nullo.