In periodi di crisi come quello che l'Italia sta attraversando è normale sentirsi scoraggiati e avere delle prospettive non rosee.
Tuttavia, non bisogna chiudersi in se stessi e assumere un atteggiamento disfattista ma affrontare con coraggio e determinazione le difficoltà e rinforzare la capacità di assorbimento degli shock.
Questa abilità di recupero e di flessibilità viene chiamata resilience in inglese ed è fondamentale per la sopravvivenza delle aziende in caso di crisi.
Allena la resilienza e proteggiti dagli eventi sfavorevoli
Nessuna azienda è resiliente fin dall'inizio ma questa capacità viene allenata e sviluppata nel tempo.
Una nuova ricerca condotta dallo SDA Bocconi definisce quattro passi per aumentare la resilienza e fornisce un quadro generale sugli elementi vincenti nelle aziende di successo.
Prima di tutto, data la eterogeneità di aziende e scenari economici è importante capire quale sia il punto di partenza. Ogni impresa, infatti, deve determinare il proprio stato di flessibilità per poter intraprendere delle iniziative volte a migliorarlo.
Inoltre, per aumentare il livello di resilienza potrebbe essere necessario ammettere dei profitti più bassi nel breve periodo per avere una struttura solida a lungo termine.
È necessario avere un'idea precisa dei punti deboli dell'azienda e testare continuamente le risorse simulando delle condizioni di crisi ed emergenza. Un'analisi delle reazioni a questa situazione può guidare i passi successivi del rafforzamento.
Allo stesso tempo, è importante avere chiari i punti di forza e gli elementi che potrebbero incrementare la flessibilità e elasticità in azienda permettendo un veloce recupero dopo un brutto colpo.
Quali sono gli elementi delle aziende resilienti?
Nel libro Resilience di Venzin e Pirotti vengono presentate 7 caratteristiche comuni alle aziende resilienti:
- Autenticità. Le operazioni delle aziende resilienti vengono svolte seguendo un piano bene preciso e sono in linea con i valori fondanti dell'organizzazione.
- Clienti al centro. I consumatori sono la ragione per cui queste aziende operano e l'obiettivo principale è quello di soddisfare i loro bisogni con lo scopo di costituire una solida base di clienti nel lungo periodo.
- Business model semplice. Il modello utilizzato è molto semplice e non è una struttura rigida e statica che non possa essere velocemente adattata ai cambiamenti. I prodotti e servizi cuore dell'attività sono collegati a risorse e capacità dell'azienda.
- Internazionalizzazione limitata. Nonostante l'espansione in mercati esteri sia molte volte fonte di maggiori guadagni e successo, questa strategia implica anche dei rischi che non sempre possono essere controllati. Per questa ragione, le aziende resilienti tendono a concentrarsi su un massimo di 5 località straniere in cui hanno una posizione leader come nel mercato domestico.
- Obiettivi a lungo termine. Le strategie elaborate da aziende resilienti guardano spesso al futuro e ai vantaggi che verranno acquisiti nel lungo periodo. Per questa ragione le decisioni prese dai manager hanno un raggio d'azione che copre uno spazio di tempo più vasto e non limitato al fututo prossimo.
- Decisioni veloci ed efficienti. I manager prendono decisioni in maniera relativamente veloce ma questo non va a scapito della qualità delle decisioni che rimane la migliore, date le informazioni e le risorse disponibili.
- Risorse umane qualificate. Nelle aziende resilienti i CEO di solito sono molto preparati e hanno delle vaste conoscenze in molti campi e i manager collaborano e seguono la stessa direzione guidati dai valori strategici.